29.04.2020

Ecco perché la carne prodotta da bestiame che pascola è sana

In merito al consumo di carne i pareri e i consigli divergono. Tuttavia, chi ama grigliarsi di tanto in tanto una succulenta bistecca di manzo troverà senz’altro più di una buona ragione per preferire un taglio Natura-Beef: la carne Natura-Beef, infatti, proviene da animali nutriti con erba, e non può che essere sana.

Molti studi hanno dimostrato che le carni di bovini allevati in larga parte con erba di prati e pascoli presentano un tenore di acidi grassi omega-3 superiore alla media. Gli acidi grassi omega-3 sono un elemento nutritivo molto importante poiché contribuiscono alla formazione di tessuto nervoso e, in particolare, del cervello. L’organismo di un mammifero, quindi anche l’organismo umano, è incapace di formare la base di questi acidi grassi, e deve quindi trovarla in alimenti vegetali oppure nel latte e nella carne.

Il tenore di acidi grassi omega-3 nella carne bovina aumenta se l’animale ha pascolato e si è nutrito di erba. È stato dimostrato che il tenore elevato di acidi grassi omega-3 nella carne dei bovini che hanno pascolato è correlato alla biodiversità delle erbe che hanno brucato. Sui prati naturali la percentuale di erbe aromatiche è elevata. Queste erbe contengono molti tannini, sostanze amare e oli essenziali che inibiscono la degradazione degli acidi grassi omega-3 operata dai microrganismi che colonizzano il rumine. Per questa ragione la carne di animali che hanno pascolato presenta un tenore di preziosi acidi grassi omega-3 ben superiore rispetto alla carne di animali allevati in stalla e che hanno ricevuto un foraggio composto soprattutto da mais e cereali.

La carne Natura-Beef proviene da vitelli allevati con la madre, che escono quotidianamente al pascolo e che in inverno ricevono foraggio di prima qualità. La carne Natura-Beef può senz’altro essere gustata con la coscienza tranquilla.

Fonti: diversi contributi del Dr. Florian Leiber, direttore del dipartimento che si occupa degli animali da reddito presso l’Istituto svizzero di ricerca sull’agricoltura biologica FiBL