24.03.2022

Campane, campanacci, campanelle…

In Svizzera ci sono decine di termini e varianti regionali per designare questi «oggetti tintinnanti» dalle forme e dalle dimensioni anche molto diverse. Ecco qui sotto, ad esempio, un piccolo riassunto dei nomi a cavallo tra Svizzera romanda e Svizzera germanofona. Mentre a Sud delle Alpi si parla piuttosto di campanasc, campanéll, ciòcc, ciôchin, ciôchett...

I nomi delle diverse campane variano molto da regione a regione (immagine tratta dal libro di Robert Schwaller, Treicheln Schellen Glocken – Sonnailles et cloches, 1996)

(Foto messa gentilmente a disposizione)
(Foto messa gentilmente a disposizione)

Le campanelle, più piccole, sono forgiate partendo da lamiere di ferro, rame o ottone, poi rivettate o saldate ai lati. Spesso hanno un rivestimento di rame o ottone che le protegge dalla corrosione e dà loro un suono migliore.


I campanacci, quelli più grandi, sono ottenuti mediante fusione del metallo che, una volta liquefatto, viene colato nelle forme. Si utilizza di leghe di rame e stagno. Sui pascoli i campanacci delle mucche risuonano oramai solo di rado. Quelli da parata sono veri e propri capolavori, di metallo riccamente cesellato, fissati su grandi fasce di cuoio decorate anch’esse con numerose borchie.

I grossi campanacci ornamentali vengono esibiti soprattutto nelle occasioni festive, come qui a una Beef.ch, oppure per la parata degli animali che salgono all’alpe. (Foto: Christina Müller)

(Foto: trovata su Internet)
(Foto: trovata su Internet)

Vi sono poi i sonagli, di solito sferici con una pietruzza o una pallina libere di muoversi all’interno, che sono ad esempio montati sui finimenti dei cavalli. Nella Svizzera germanofona sono dette, a causa dell’intaglio orizzontale, Froschmaul (bocca di rana). Per le carrozze trainate da cavalli, vengono spesso utilizzati sonagli di questo tipo, singoli o montati in serie su diverse cinghie e, soprattutto, intonati tra loro.


In Svizzera, le campanelle furono a lungo obbligatore durante le operazioni di disboscamento, in modo che i cavalli potessero essere uditi dai taglialegna e non si trovassero accidentalmente nella traiettoria di alberi che stavano per essere abbattuti. (zugpferde.ch)

Tra l’altro, Andrew Bond ha anche scritto una canzone su campanacci, campanelle e sonagli vari. Si può ascoltare qui : Glocken, Schellen und Treicheln.

Fonti:  «Treicheln Schellen Glocken» von Robert Schwallerwww.ingolstadt.deUFA RevueSwissbells; Una registrazione in dialetto di Quinto, tratta dai Documenti orali della Svizzera italiana: Alla scoperta dei campanacci