Quattro chiacchiere in fattoria con Patrick Gerber, Bettlingen

Patrick Gerber, Bettingen (BL) : « Il contatto con i consumatori è importante e ci aiuta molto ! »
    Basler_Alp

La mandria delle vacche madri dei Gerber al pascolo sulla Basler Alp. Il manto nero della razza Holstein, che predominava nella mandria precedente, è gradualmente sostituito dal marrone chiaro dei capi di razza Limousine. (Foto: famiglia Gerber)

In settembre, la Beef.ch sarà organizzata nel centro di Basilea, più esattamente sulla Barfüsserplatz. Che cosa significa per te e la tua famiglia?

Sono entusiasta per l’impegno profuso da Vacca Madre Svizzera e trovo la Beef.ch assolutamente eccezionale. È un momento importantissimo per lo scambio con le consumatrici e i consumatori.

Perché c’è bisogno di una simile piattaforma di scambio tra il mondo agricolo e la società?

È importante incontrare direttamente le consumatrici e i consumatori, interessarsi ai loro bisogni e cogliere l’occasione per spiegare loro che in agricoltura non è possibile cambiare radicalmente in un batter d’occhio, dall’oggi al domani. Noi contadini dobbiamo lavorare nel rispetto dei ritmi della natura, e ogni adeguamento richiede tempo. Ma se ci aiutiamo reciprocamente, anche a capire meglio il mondo che ci circonda, potremo progredire tutti assieme.

Puoi darci un esempio di un cambiamento che, assieme alla tua famiglia, hai introdotto grazie agli scambi con la popolazione non contadina?

Quindici anni fa abbiamo formato la nostra prima mandria di vacche madri a partire dalla nostra mandria di vacche da latte Holstein. Da allora, la quota della razza Limousine nella mandria è aumentata, ma in alcuni capi sono ancora ben visibili le radici Holstein. Da diversi anni, per l’inseminazione utilizziamo tori di razza Limousine, acorni in modo naturale. Questo ci permetterà, a lungo termine, di rispondere a un’esigenza dei consumatori, che d’altra parte condividiamo, ossia di non essere costretti a decornare i vitelli.

In che modo tu e la tua famiglia coltivate gli scambi con la popolazione non contadina, nella vita quotidiana?

La nostra azienda agricola si trova al centro di Bettingen, e già questo favorisce i contatti. Inoltre gestiamo un negozietto di vendita diretta, che è aperto tutti i giorni ed è ben frequentato. Da agosto a dicembre, inoltre, proponiamo i nostri prodotti anche al mercatino settimanale di Riehen (BS).


    Familia Gerber

Tre generazioni di Gerber vivono e lavorano nell’azienda agricola famigliare di Bettingen (da s. a d.) : Hanna e Werner Gerber-Amstutz, Jemina e David Gerber con Liam (5), Yael (3) e Elina (1), Heidi e Patrick Gerber-Kyburz con i loro tre figli Joel (8), Sina (7) e Elias (4).

La stalla che si trova al centro del villaggio, affittata al Cantone, e la nuova costruzione che i Gerber hanno allestito all’esterno del villaggio accolgono 40 vacche madri, con i loro vitelli e il toro Saladin, di razza Limousine. E ben 150 galline!

In tutto, la famiglia Gerber gestisce 57 ettari di superficie agricola utile. 18 ettari sono coltivati a frumento, triticale e mais per insilati, e 37 ettari sono tenuti a prato e pascolo. Sui due ettari restanti si trova il frutteto con meli, prugni, peri e albicocchi.

Oltre alla frutticoltura e all’allevamento di vacche madri, una delle altre attività importanti è la vendita diretta. La famiglia Gerber vende frutta, carne Natura-Beef, salumi, pane, uova, succo di mele e marmellate. 

Per maggiori informazioni: www.frischvomhof.ch


Un’azienda agricola proprio al centro del villaggio comporta probabilmente qualche situazione conflittuale?

Siamo coscienti che possono sorgere problemi legati al nostro lavoro, in particolare alla presenza di animali. È per questa ragione, e anche perché un ampliamento dell’azienda proprio nel centro del villaggio è praticamente impossibile, che mio padre ha voluto spostare altrove una parte della produzione. All’epoca tenevamo mucche da latte e maiali, ma gli abitanti del villaggio si sono opposti alla partenza dell’azienda, volevano che restasse nel nucleo. Di conseguenza, fuori dal villaggio abbiamo costruito solo un fienile. Oggi utilizziamo la stalla al centro del villaggio solo durante l’inverno. Cerchiamo di tenere le finestre chiuse e va anche detto che, in inverno, ci sono meno mosche e l’odore si propaga meno. Inoltre, il lavoro con le vacche madri, al centro del villaggio, comporta meno conflitti che quello con il bestiame da latte. 

Si sente la vicinanza della città di Basilea?

Bettingen fa parte della regione verde dove gli abitanti di Basilea vengono a passare il loro tempo libero, ma non vi è circolazione di transito e nei nostri campi e nei nostri pascoli abbiamo meno problemi legati agli escrementi di cani e ai rifiuti abbandonati, contrariamente alle aziende agricole che si trovano nell’immediata periferia della città. Da queste parti si viene soprattutto per passeggiate e escursioni. Anche in questo caso cerchiamo di cogliere l’occasione per sensibilizzare il pubblico. Ad esempio, abbiamo sistemato dei cartelli per informare che nei campi coltiviamo i cereali che, trasformati in farina, diventeranno il pane preparato da mia moglie ogni sabato e messo in vendita nel nostro negozietto.

Vi sono momenti in cui preferiresti gestire un’azienda agricola più fuorimano, dove tu e la tua famiglia sareste più tranquilli?

No, a noi piace il contatto che possiamo stringere con gli abitanti grazie all’ubicazione centrale della nostra azienda. È anche per questa ragione che siamo tra i promotori della festa d’autunno, che si terrà quest’anno per la decima volta, il 19 ottobre 2019, e al quale partecipa tutto il villaggio. Mi sento veramente fortunato e ho voglia di condividere questa mia gioia con altre persone; da un lato, invitandole a prendere parte alla nostra vita quotidiana nella fattoria e, dall’altra, ridistribuendo i benefici raccolti con questa festa a un progetto caritativo.

Vi sono situazioni in cui sarebbe più semplice trovarsi fuori dal centro?

Certo. Dalla nostra azienda, ad esempio, abbiamo pochi accessi diretti ai pascoli. Per questa ragione, per far pascolare la nostra mandria di vacche madri sulla Basler Alp in primavera dobbiamo trasportarla con il camion. Quest’anno, quando il 1° aprile si è messo nuovamente a nevicare, siamo stati costretti a riportare gli animali in stalla per una decina di giorni. Fino a che siamo riusciti, con l’aiuto di qualche barriera, a ricaricare mucche e vitelli e a ricondurli qui, c’è voluto un bel po’ di lavoro. È l’inconveniente della posizione centrale, ma il contatto con gli abitanti compensa questo genere di sforzo.