12.09.2019

La Salers – una razza avvolata dalla leggenda

«Salers» è il nome di una razza bovina dal mantello color mogano (raramente nero), originaria del Massiccio Centrale francese, più precisamente dell’Alvernia.

In Svizzera viene allevata come vacca madre, anche se in passato in Francia è stata impiegata come animale a duplice o persino triplice attitudine. Dall’Alvernia, infatti, proviene ancora un formaggio detto appunto «salers», prodotto con latte di questa razza.

Molte storie si intrecciano intorno all’origine delle Salers. Si pensa che durante le grandi migrazioni della preistoria, le popolazioni provenienti dall’Africa settentrionale in cammino verso la penisola iberica, la Francia e in seguito la Gran Bretagna siano state accompagnate anche da bovini. Questa tesi si appoggia anche su antichissime immagini rinvenute in Egitto e nell’Africa settentrionale, e sulla presenza di razze simili non solo in Portogallo e in Spagna, ma anche in Gran Bretagna. Anche i Romani parlano già delle Salers, a quel tempo in relazione con l’omonimo formaggio.

Questa è una delle leggende tramandate:

Milioni di anni fa, il buon Dio si sedette sulla sua nuvola e si mise a contemplare il vulcano del Cantal. L’enorme cratere riversava spesse lingue di lava e, di tanto in tanto, sputava anche grossi lapilli infuocati, che rotolavano poi lungo i ripidi pendii.

Il buon Dio trovò tutto questo molto bello. San Pietro, seduto al suo fianco, gli disse: “Che peccato, Signore! Quando questo meraviglioso vulcano si spegnerà, cosa rimarrà di questi fantastici colori?”

“Pietro, hai ragione” rispose il buon Dio.

Dopo aver riflettuto un poco, spiegò che avrebbe trasformato i grossi proiettili di lava in mucche, che avrebbero potuto pascolare sui prati di montagna a loro piacimento – prati di montagna che, a questo scopo, avrebbe coperto di erba deliziosa e profumata.

Più tardi Dio creò gli abitanti dell’Alvernia e affidò loro questa magnifica regionale ancora tutta calda.

    mystische Salers

Non solo in Alvernia, ma anche in Svizzera, queste bellissime mucche dalle grandi corna ricurve potrebbero ispirare qualche narrazione leggendaria.

Anche le pitture rupestri della grotta di Lascaux, che si trova appunto in Alvernia, mostrano mucche rosse e nere che, con le loro grandi corna, potrebbero benissimo rappresentare le antenate delle Salers attuali. Non tutti sono concordi in merito alla datazione di queste pitture; c’è chi propone un periodo compreso tra il 17'000 e il 15'000 a. C., e chi le farebbe persino risalire a un periodo compreso tra il 36'000 e il 19'000 a. C.

Indipendentemente dalla storia che si preferisce, le Salers sono perfette per trasformare l’erba in latte e carne, motivo per il quale hanno trovato molti estimatori che le allevano come vacche madri, e non solo in Svizzera.

    Die zwei roten Kühe – Ausschnitt aus den Malereien von Lascaux

"Le due mucche rosse" – dettaglio delle pitture rupestri della grotta di Lascaux. Non si può negare la somiglianza con le Salers.

Fonti: salers.ch | mutterkuh.ch | salers.org | wikipedia.org | lamontagne.fr | archeologie.culture.fr